Fare della Toscana una grande Food Valley, sia per quel che riguarda la produzione che il consumo. Nel quadro di questo obiettivo a lungo termine è stato presentato il “Centro internazionale per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e la qualità dell’alimentazione”. L’atto ufficiale di nascita di questa esperienza ha avuto luogo nell’ambito di Expo Rurale, manifestazione, tenuta dal 12 al 15 settembre a Firenze.
Promosso dalla Regione Toscana, l’organismo si occuperà di tutte le tematiche della qualità agroalimentare, dalla terra alla tavola, e avrà la forma di una associazione, i cui soci fondatori sono le tre Università Toscane, il CNR, la Scuola S. Anna, le organizzazioni agricole. L’iniziativa vuole contribuire a creare una cultura del cibo rispettosa dell’ambiente e della salute dell’uomo, essnziali caratteristiche di un territorio che aspira a proporsi sempre più come una vasta “Food Valley”, da Massa a Grosseto, da Livorno ad Arezzo.
Dall’olio d’oliva alle lane autoctone, dalla tutela dei castagni fino ai prodotti lattiero-caseari da allevamenti bovini al pascolo, i progetti presentati guardano alla sostenibilità dei processi produttivi e al mantenimento di un’agricoltura vitale in termini economici, sociali e culturali.