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Pesticidi, UE e Cina a confronto

Mentre in UE divampa una polemica sui contributi europei forniti ad associazioni ambientaliste che hanno sostenuto le strategie ‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’,  la Cina sospende le importazioni di soia OGM a causa dei residui eccessivi di pesticidi, erbicidi e altre sostanze chimiche tossiche.

Il dibattito tra le lobby delle oligarchie finanziarie che controllano l’industria chimica e l’agroindustria, da un lato, e gli stakeholders che in nome della società civile promuovono la salvaguardia della salute pubblica e gli ecosistemi, dall’altro, rimane intriso di disinformazione e demagogia.

1) Unione Europea, i finanziamenti al programma LIFE

La polemica sollevata dal quotidiano olandese De Telegraaf deriva dalla circostanza che alcune associazioni ambientaliste figurino tra le decine di migliaia di beneficiari del programma LIFE. E le stesse abbiano contribuito a promuovere le politiche europee, per l’ambiente e per il clima, portate avanti dall’allora vicepresidente della Commissione Frans Timmermans all’inizio della trascorsa legislatura. (1)

Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento creato dalla Comunità Economica Europea nel lontano 1992 – e tuttora in corso – proprio per contribuire ad attuare, aggiornare e sviluppare la politica e la legislazione ambientale in UE. Questo programma, in oltre trent’anni, ha co-finanziato enti pubblici e privati in oltre 5.500 progetti di ricerca e innovazione per il monitoraggio e ripristino di ecosistemi e biodiversità. (2)

1.1) Politiche UE, finanziamenti pubblici e trasparenza

La Politica Agricola Comune assorbe tuttora il 31% del bilancio UE. (3) Ed è tuttavia molto difficile, come rilevato dallo stesso Parlamento Europeo in un apposito studio, (4) risalire ai beneficiari ultimi dei contributi elargiti dall’UE e dagli Stati membri proprio nell’ambito della Politica Agricola Comune. (5) Ed è peraltro nota la disparità a favore delle grandi aziende, atteso che il 20% dei beneficiari riceve l’80% dei contributi. (6)

I progetti di ricerca in materia ambientale, da Horizon Europe a LIFE, si distinguono anzitutto per l’esiguità dei finanziamenti, rispetto sia alla Politica Agricola Comune, sia agli aiuti (anche militari) all’Ucraina. Ma soprattutto per la trasparenza, poiché in questi progetti la rendicontazione è oltremodo rigorosa e viene resa direttamente alla Commissione europea (ovvero all’ente da essa delegato in ambito del relativo programma). (7)

1.2) Conflitti d’interessi?

Il dibattito su ipotetici ‘conflitti d’interessi’ riferito da De Telegraaf deriva dalle dichiarazioni dell’eurodeputata bavarese Monika Hohlmeier (European People’s Party, EPP). La quale ha dichiarato di voler proporre all’Assemblea di Strasburgo di escludere le associazioni non-profit dall’accesso al programma LIFE. Dopo aver rilevato che EEB (European Environmental Bureau) – organizzazione che rappresenta 185 associazioni della società civile, con oltre 2 milioni di iscritti – ha ricevuto € 770.000 in un progetto LIFE che ha compreso la redazione di ‘policy brief’ e la loro condivisione con alcuni membri del Parlamento Europeo.

L’eurodeputata bavarese denuncia l’uso di ‘denaro pubblico per lobbying e advocacy’ di matrice ambientalista. Combinazione, proprio alla vigilia delle elezioni in Germania ove si attende il grande successo del partito di estrema destra AfD. Ma la stessa Monika Hohlmeier, come denuncia Corporate Europe Observatory, riceve € 75.000/anno da BayWa. Una società che si dichiara essere il più grande trader di prodotti agricoli in Germania, e che ha a sua volta ricevuto € 6,5 milioni di euro tramite il programma LIFE e svolto attività di lobbying al Parlamento europeo. (8) I confitti d’interessi del denunciante appaiono dunque ben più gravi rispetto al ‘caso’ EEB.

1.3) Lobby industriali e società civile

Finanza e industria, secondo i dati raccolti dalla Commissione europea, hanno investito complessivamente € 1,3 miliardi di euro in attività di lobbying. Con risultati importanti, per gli interessi delle industrie rappresentate, con un impatto significativo su salute pubblica ed ecosistemi. Basti ricordare:

– il boicottaggio della riforma del regolamento REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), e delle restrizioni all’uso delle PFAS; (9)

– la vanificazione della ‘Nature Restoration Law’, volta a ripristinare gli ecosistemi che versano in condizioni di grave degrado nel 70-80% dei territori; (10)

– l’affondamento della proposta SUR (Sustainable Use and Reduction of Pesticides Regulation), che prevedeva la sostituzione delle sostanze chimiche più tossiche in agricoltura (11,12).

Le maggiori organizzazioni ambientaliste europee dispongono invece di un budget complessivo di € 45 milioni, dei quali solo una minima parte è dedicata ad attività di lobbying. Non è dunque caso se le stesse Iniziative dei Cittadini Europei – #SavetheBees and the Farmers, una su tutte (13) – siano rimaste inascoltate.

2) Cina, stop alla soia OGM carica di pesticidi

Un antico proverbio cinese indica che la governance si basa sulla vita, e la vita si basa sull’adeguatezza. Si può così spiegare perché l’Amministrazione generale delle dogane della Cina, l’8 gennaio 2025, abbia deciso di sospendere le importazioni della pur indispensabile soia dal Brasile – primo produttore mondiale, il cui primo acquirente è proprio la PRC – in quanto non adeguata ai requisiti di sicurezza alimentare e di protezione dell’ambiente. (14)

Le misure hanno interessato le navi cariche di semi di soia OGM rivestiti di pesticidi rivestiti, di Cargill Agrícola SA, ADM do Brasil, Terra Roxa Comércio de Cereais, Olam Brasil e C.Vale. La decisione – secondo Diana Chaib, economista e ricercatrice sulle relazioni sino-brasiliane presso l’Università Federale del Minas Gerais (UFMG), intervistata da Brasil de Fato (14) – può venire intesa come ‘un avvertimento all’agroalimentare brasiliano, in particolare sulla necessità di migliorare i controlli di qualità e rivedere le pratiche relative all’uso dei pesticidi’.

3) Sicurezza alimentare, standard ambientali e produzione agricola

Il mantenimento e l’espansione del mercato e del commercio in Cina’ – che rappresenta oltre il 60% del commercio mondiale di soia – ‘dipendono dal rigoroso rispetto degli standard sanitari e ambientali richiesti, e ciò potrebbe portare alla necessità di cambiamenti significativi nelle pratiche agricole brasiliane’ ribadisce Diana Chaib.

L’uso intensivo di pesticidi, erbicidi e altri fitofarmaci provoca infatti danni alla produzione agricola, oltreché alla salute pubblica e l’ambiente. La ricercatrice della Fondazione Osvaldo Cruz (Fiocruz) Karen Friedrich, intervistata da Brasil de Fato, chiarisce che tale abuso ‘sta causando l’emergere di nuovi parassiti, perché i parassiti diventano resistenti ai pesticidi’.

È la stessa logica degli antibiotici ospedalieri’, prosegue la ricercatrice. ‘Attraverso un uso indiscriminato, queste sostanze hanno provocato lo sviluppo di batteri super resistenti. E in agricoltura, ci sono parassiti che sviluppano resistenza’. (14)

4) Retorica e disinformazione

Le grandi confederazioni agricole hanno colto l’occasione di un falso scandalo per riprendere la battaglia contro il ‘Green Deal’ e la strategia ‘Farm to Fork’, che rappresenta uno dei suoi dieci punti. Facendo confusione tra obiettivi insostenibili dal punto di vista economico – quali il passaggio dai motori endotermici a quelli elettrici per i macchinari agricoli – e obiettivi che invece devono venire realizzati, per la salvaguardia della salute pubblica e degli ecosistemi.

Questa retorica è funzionale ai soli interessi delle oligarchie finanziarie che controllano i mercati globali di pesticidi e sementi. Le quali, nel corso dei decenni, hanno aumentato a dismisura i loro profitti, concentrato i monopoli e aggravato la dipendenza degli agricoltori dai loro prodotti. Il 94,8% delle aziende agricole in UE ha dimensione familiare e contadina ed è tuttora a rischio di sopravvivenza, dopo che il 37% di esse è già chiuso tra il 2005 e il 2020 per carenza di reddito e non di fitofarmaci. (15)

5) Conclusioni provvisorie

Gli agricoltori hanno bisogno di un #prezzoequo per le loro derrate, nonché di aiuti diretti per diversificare le colture e avvicinarsi all’agroecologia. In una logica di sviluppo sostenibile e di efficientamento dei cicli dei nutrienti. (16) Ed è indispensabile mettere fine all’inquinamento da PFAS e microplastiche – tuttora utilizzati nella produzione di pesticidi (9,17) – che avvelenano irrimediabilmente suoli e acque con gravi effetti (17,18).

Ricerca e innovazione devono ricevere maggiori fondi da destinare ella filiera agroalimentare e alla protezione dell’ambiente, anziché nell’industria bellica (che è peraltro controllata dalle stesse oligarchie finanziarie che dominano quella agrochimica. Si veda la nota 19). Enti pubblici e privati di ricerca, piccole e medie imprese, organizzazioni non-profit devono partecipare a questi progetti anche e proprio in quella logica di governance che, secondo il proverbio cinese, deve basarsi sulla vita e l’adeguatezza.

#Égalité

Dario Dongo

Credit cover Brasil de Fato (V. nota 14)

Note

(1) Alexander Bakker. Lobbyschandaal in Brussel: EU betaalde milieuclubs in het geheim voor promotie van groene plannen Timmermans. De Telegraaf. 22.1.25 https://tinyurl.com/535ncb3j

(2) LIFE programme. European Commission, European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency https://tinyurl.com/mrju429r

(3) Special report 20/2024: Common Agricultural Policy Plans – Greener, but not matching the EU’s ambitions for the climate and the environment. European Court of Auditors. 30.9.24 https://tinyurl.com/274cu4aa

(4) The Largest 50 Beneficiaries in each EU Member State of CAP and Cohesion Funds. Study (2021). European Parliament https://tinyurl.com/ybjk44ut

(5) Ajit Niranjan. Revealed: billionaires are ‘ultimate beneficiaries’ linked to €3bn of EU farming subsidies. The Guardian. 3.11.24 https://tinyurl.com/mdyuk6cu

(6) CAP performance: 2014-20. European Commission, Agriculture and Rural Development https://tinyurl.com/nhfkphw6

(7) Si veda ad esempio LIFE reporting. European Commission, European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency https://tinyurl.com/5n985xru

(8) Conflict of Interest Exposed in Conservative Push to Defund NGOs. Corporate Europe Observatory. 22.1.25 https://tinyurl.com/u4zn9mk9

(9) Dario Dongo. Dossier – PFAS, lobby industriali e politica contro la salute pubblica. Petizione. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.1.25

(10) Dario Dongo, Alessandra Mei. ‘Nature Restoration Law’, green light with downward agreement. FT (Food Times). November 14, 2023

(11) Dario Dongo. Protesting farmers, pesticides instead of #fairprice. FT (Food Times). February 7, 2024

(12) Marta Strinati, Dario Dongo. Reducing toxic pesticides is a priority for EU citizens. A petition. FT (Food Times). November 17, 2024

(13) Dario Dongo. #SaveTheBees, civil society calls for true pesticide-free ecological transition in EU. FT (Food Times). June 17, 2022

(14) Leonardo Fernandes. China halts soy imports from Brazilian companies over pesticide contamination. Brasil de Fato. 23.1.25 https://tinyurl.com/ppky3ak3

(15) Dario Dongo. I tentacoli della finanza sulla sovranità alimentare e il nostro cibo. GIFT (Great Italian Food Trade). 31.3.24

(16) Dario Dongo, Jacopo Govi. Agroecologia, come e perché. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.11.24

(17) Marta Strinati. Microplastics in pesticides, the CIEL report. FT (Food Times). July 20, 2022

(18) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Special – microplastics in the human body, scientific review. FT (Food Times). January 18, 2025

(19) Dario Dongo. I signori della guerra alle elezioni europee. Égalité. 2.4.24

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