HomeImballaggi e MOCAMilioni di microplastiche rilasciate dalle bustine di tè. Studio

Milioni di microplastiche rilasciate dalle bustine di tè. Studio

Una ricerca dell’Università Autonoma di Barcellona (UAB), nell’ambito del progetto europeo PlasticHeal, ha misurato il rilascio di milioni di nanoplastiche e microplastiche dalle bustine di tè commerciali a base di polimeri, a seguito dell’infusione.

Lo studio (Banaei et al., 2024) mostra per la prima volta la capacità di queste particelle di venire assorbite dalle cellule dell’intestino, raggiungere il flusso sanguigno e diffondersi in tutto il corpo. (1) Un rischio emergente di salute pubblica da affrontare senza ritardo.

1) Plastiche, microplastiche e salute. Premessa

L’utilizzo di materie plastiche nella società moderna è ubiquitario, in ogni settore produttivo, per via di una serie di vantaggi chiave tra cui economicità, versatilità e leggerezza, tra gli altri. Anche nel settore degli imballaggi alimentari, tuttora scarsamente regolato. (2)

L’inquinamento da microplastiche è altrettanto diffuso, nell’aria come nell’acqua e nei cibi (3,4,5,6). E le preoccupazioni per i suoi possibili impatti sulla salute umana hanno iniziato a trovare conferme, nel corso degli ultimi anni (7,8,9).

I rischi per la salute associati all’esposizione alle plastiche riguardano, in particolare, sia le sostanze chimiche tossiche utilizzate come loro additivi, sia la loro degradazione in micro- (5 mm – 1 μm) e nanoplastiche (<1 μm) (Jeong et al., 2024). (10)

2) Materiali a contatto con gli alimenti

I materiali a contatto con gli alimenti in plastica possono rilasciare nei cibi e nelle bevande quantità maggiori o minori di microplastiche e nanoplastiche (MNPL), con effetti potenzialmente pericolosi, che dipendono da:

– composizione e proprietà fisico-chimiche dei ‘food contact materials’

– fattori di stress ambientale (e.g. umidità, calore, luce, azione microbica o frammentazione meccanica).

Gli imballaggi in plastica più diffusi – contenitori, bottiglie, buste/filtri e tazze e pellicole – sono realizzati con polimeri da idrocarburi come polietilene (HDPE, LDPE), polipropilene (PP), poliesteri (i.e. PET), polistirene (PS) e PVC. (11)

Gli stessi polimeri sono stati rilevati in varie matrici tra cui acqua in bottiglia, cibo estratto da pentole antiaderenti, sacchetti per i cubetti di ghiaccio, bustine di tè, contenitori per cibo da asporto, etc.

3) Microplastiche rilasciate dalle bustine di tè a base di polimeri. Lo studio

Le bustine di tè spiccano, tra i diversi materiali a contatto con gli alimenti, per il contributo significativo al rilascio di milioni di microplastiche e nanoplastiche (MNPL), aggiungendosi alla loro ingestione giornaliera da parte degli esseri umani (Banaei et al., 2023). (12)

Obiettivo della ricerca in esame (Banaei et al., 2024) è caratterizzare accuratamente i profili tossicologici delle MNPL rilasciate dalle bustine di tè, in modo da determinare la capacità interattiva di questo tipo di esposizione con l’organismo umano.

3.1) Centinaia di milioni di nanoplastiche

I ricercatori hanno esaminato diversi tipi di bustine realizzate con i polimeri nylon-6, polipropilene e cellulosa, disponibili online (Amazon e Alibaba) sia separatamente, sia all’interno delle confezioni di tè commerciali per avvolgerne le foglie. Osservando che, quando utilizzate per preparare un infuso, esse rilasciano enormi quantità di particelle di dimensioni nanometriche e strutture nanofilamentose, le quali rappresentano un’importante fonte di esposizione a MNPL:

– il polipropilene, durante l’infusione del tè, rilascia circa 1,2 miliardi di particelle per millilitro, con una dimensione media di 136,7 nanometri;

– la cellulosa rilascia circa 135 milioni di particelle per millilitro, con una dimensione media di 244 nanometri;

– il nylon-6 rilascia 8,18 milioni di particelle per millilitro, con una dimensione media di 138,4 nanometri.

Caratterizzazione e misurazione delle particelle sono state eseguite con tecniche analitiche avanzate quali la microscopia elettronica a scansione (SEM), la microscopia elettronica a trasmissione (TEM), la spettroscopia infrarossa (ATR-FTIR), la diffusione dinamica della luce (DLS), la velocimetria laser Doppler (LDV) e l’analisi del tracciamento delle nanoparticelle (NTA).

3.2) Interazioni con le cellule dell’intestino umano

Il Mutagenesis Group del Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell’UAB ha poi colorato le particelle e le ha esposte per la prima volta a diversi tipi di cellule intestinali umane, per valutarne l’interazione e la possibile internalizzazione cellulare.

Gli esperimenti di interazione biologica hanno mostrato per la prima volta che:

– le cellule intestinali produttrici di muco hanno il più alto assorbimento di micro e nanoplastiche;

– le particelle assorbite entrano persino nel nucleo cellulare che ospita il materiale genetico.

Il risultato suggerisce un ruolo chiave per il muco intestinale nell’assorbimento di queste particelle inquinanti e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche sugli effetti che l’esposizione cronica può avere sulla salute umana.

3.3) Conclusioni provvisorie

La ricerca è stata sviluppata nell’ambito del progetto europeo PlasticHeal, coordinato da Alba Hernández, docente presso il Dipartimento di Genetica e Microbiologia dell’UAB, in collaborazione con i ricercatori dell’Helmholtz Centre for Environmental Research di Lipsia (Germania).

È fondamentale sviluppare metodi di test standardizzati per valutare la contaminazione da MNPL rilasciata dai materiali plastici a contatto con gli alimenti e formulare politiche normative per mitigare e ridurre al minimo questa contaminazione in modo efficace.

Poiché l’uso della plastica negli imballaggi alimentari continua ad aumentare, è fondamentale affrontare la contaminazione da MNPL per garantire la sicurezza alimentare e proteggere la salute pubblica’, concludono i ricercatori.

4) Valutazione e gestione del rischio

I rischi emergenti evidenziati nella ricerca in esame rilevano sotto entrambi i profili di sicurezza di materiali e oggetti a contatto con gli alimenti e di sicurezza alimentare. Da ciò deriva una duplice responsabilità, rispettivamente in capo a:

– produttori, importatori e distributori (anche a distanza) di ‘food contact materials’ e di preparazioni per tè e infusi in bustine a base di polimeri derivati da idrocarburi. General Product Safety Regulation (EU) No 2023/998, GPSR, afferma il dovere di immettere sul mercato europeo prodotti (inclusi i materiali a contatto con gli alimenti) rigorosamente sicuri, sulla base di appropriata valutazione del rischio (14,15);

– Stati membri e Commissione europea a loro volta, già ai sensi del Food Contact Materials Regulation (EC) 1935/04 hanno dovere di adottare misure di salvaguardia, quali restrizioni e divieti all’utilizzo di determinati materiali a contatto con gli alimenti, laddove risulti che essi possano comportare rischi per la salute umana. (16)

GPSR ha poi introdotto la (sola) facoltà di adottare ‘misure che vietano, sospendono o limitano l’immissione o la messa a disposizione sul mercato di tali prodotti o che stabiliscono condizioni speciali per la loro valutazione di conformità ai requisiti di sicurezza’, nei confronti di prodotti che presentino un rischio grave per la salute dei consumatori. (17)

5) Tè e tisane, consigli per i consumatori

Tè e tisane sono bevande di per sé ottime che contribuiscono all’idratazione del corpo con un sapore aggiuntivo e talora anche polifenoli o altre sostanze bioattive. Senza ‘aggiungere calorie’ alla dieta, a condizione di non aggiungervi zuccheri (il cui consumo deve sempre venire limitato al minimo, in ogni fase della vita, secondo raccomandazioni nutrizionali ormai consolidate). (18)

La scelta di queste bevande dovrebbe anzitutto venire orientata verso i prodotti biologici, per evitare l’esposizione non necessaria a pesticidi e altri agrotossici anche vietati in UE che spesso vi residuano, come ha rivelato un recente test di 60 millions de consommateurs (2022). (19)

I risultati dello studio in esame suggeriscono altresì l’opportunità di evitare l’acquisto di tè e tisane confezionati in bustine a base di polimeri per evitare l’esposizione a microplastiche e additivi plastici che sono sicuramente nocivi per la salute umana. Favorire dunque le bustine ‘plastic-free’ o utilizzare i filtri in acciaio inox, che non presentano rischi di migrazioni e sono riutilizzabili a vita.

Dario Dongo

Note

(1) Banaei G, Abass D, Tavakolpournegari A, Martín-Pérez J, Gutiérrez J, Peng G, Reemtsma T, Marc R, Hernández A, García-Rodríguez A. (2024). Teabag-derived micro/nanoplastics (true-to-life MNPLs) as a surrogate for real-life exposure escenaris. Chemosphere. 368:143736. doi: 10.1016/j.chemosphere.2024.143736

(2) Marta Strinati, Dario Dongo. Chemical toxicity of food contact materials, researchers appeal. FT (Food Times). March 12, 2020

(3) Dario Dongo. Microplastics away in the wind, contaminated even the air. FT (Food Times). April 29, 2019

(4) Dario Dongo. Microplastics in drinking water, WHO calls for risk assessment. FT (Food Times). August 22, 2019

(5) Sabrina Bergamini, Dario Dongo. Microplastics on the plate, two new studies and a petition. FT (Food Times). June 13, 2019

(6) Marta Strinati. Microplastics inside fruits and vegetables. The Italian study. FT (Food Times). June 21, 2020

(7) Paola Palestini, Dario Dongo. Microplastics and human health, the invisible evil. FT (Food Times). March 28, 2019

(8) Marta Strinati. Microplastics, new evidence of genotoxicity on freshwater shrimps. FT (Food Times). March 16, 2023

(9) Marta Strinati. Microplastics, a new cardiovascular risk factor. FT (Food Times). March 11, 2024

(10) Jeong, J., Im, J., Choi, J. (2024). Integrating aggregate exposure pathway and adverse outcome pathway for micro/nanoplastics: a review on exposure, toxicokinetics, and toxicity studies. Ecotoxicol. Environ. Saf. 272, 116022. https://doi.org/10.1016/j.ecoenv.2024.116022

(11) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. PVC, gravi rischi su pellicole trasparenti e altri imballaggi. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.10.24

(12) Banaei, G., García-Rodríguez, A., Tavakolpournegari, A., Martín-Perez, J., Villacorta, A., Marcos, R., Hernandez, A.(2023). The release of polylactic acid nanoplastics (PLA-NPLs) from commercial teabags. Obtention, characterization, and hazard effects of
true-to-life PLA-NPLs. J. Hazard Mater. 458, 131899. https://doi.org/10.1016/j.jhazmat.2023.13189

(13) Plastic Heal https://www.plasticheal.eu/en

(14) Dario Dongo, Alessandra Mei. General Product Safety Regulation, at the starting tape in the European Union. THE ABC’S. FT (Food Times). May 13, 2023

(15) Regulation (EU) 2023/988 of the European Parliament and of the Council of 10 May 2023 on general product safety (https://tinyurl.com/3wuhtw8n). Si vedano gli articoli 5,6,8,9,11,12

(16) Regulation (EC) No 1935/2004 of the European Parliament and of the Council of 27 October 2004 on materials and articles intended to come into contact with food. Consolidated text, 28 March 2021 https://tinyurl.com/2asdt22p Si veda l’articolo 18 (misure di salvaguardia)

(17) GPSR, articolo 28

(18) Marta Strinati. Il ruolo nocivo degli zuccheri nella dieta, parere EFSA. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.3.22

(19) Marta Strinati. Pesticidi nella tazza di tè e tisane. Test su 48 prodotti. GIFT (Great Italian Food Trade). 12.3.22

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