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Listeria, un pericoloso patogeno fuori controllo

Listeria monocytogenes è un batterio patogeno pericoloso, con elevati tassi di ospedalizzazione e mortalità, tuttora sottovalutato. O peggio, fuori controllo. In Italia – ove Listeria è causa del 12% delle allerta di sicurezza alimentare – ma anche in Europa, come mostrano i rapporti RASFF e ‘One Health’. Un approfondimento.

1) Listeria, introduzione

Batterio patogeno Gram-positivo (come Bacillus spp., Clostridium botulinum C. perfringensEnterococcus, Mycobacterium bovis, Staphylococcus aureus, Streptococcus spp.), Listeria monocytogenes ha esclusiva trasmissione alimentare (WHO, 2015). Se ne conoscono tredici sierotipi, tre dei quali (1/2a, 1/2b, 4b) sono associati alla maggior parte delle infezioni alimentari.

L. monocytogenes è resistente. Tollera il sale e, a differenza di molti altri patogeni, può non solo sopravvivere ma anche crescere a temperature inferiori a +1°C. Si distingue così anche per la sua persistenza negli ambienti di produzione degli alimenti. Il batterio è ubiquitario nell’ambiente e si trova in ambienti umidi, nel suolo e nella vegetazione in decomposizione’ (FDA, 2012). (1)

2) Listeriosi

La diffusione di Listeria è relativamente bassa, a raffronto con altri batteri (es. Salmonella ssp.CampylobacterEscherichia coli ssp.). Questo batterio, nondimeno, è una delle principali cause di mortalità prematura per tossinfezioni alimentari. L’infezione da Listeria può causare due forme di malattia:

– gastroenterite acuta febbrile. Può manifestarsi con vari sintomi (nausea, vomito, dolori, febbre, talora anche diarrea), da lievi a intensi. Si risolve, in genere, nelle persone giovani e sane. Non altrettanto vale per quelle vulnerabili, che possono incorrere nella

– listeriosi invasiva o sistemica. L’infezione si manifesta con sintomi sintomi subdoli (es. febbre, diarrea) a cui seguono, dopo incubazione anche lunga (fino a 90 giorni), setticemie o infezioni del sistema nervoso (meningiti) e varie complicanze di esito anche letale.

2.1) Fasce di popolazione a rischio

Gli anziani – fascia di popolazione in rapida crescita nel Vecchio Continente (1 su 4 in Italia), e non solo – sono particolarmente vulnerabili a Listeria monocytogenes. Così le donne incinte, con alto rischio di decesso di feti e nascituri, nonché i bambini in età prescolare.

Le persone con un sistema immunitario debole sono più vulnerabili – i.e. persone affette da AIDS o altre malattie croniche incluso diabete, persone che assumono farmaci immunosoppressori (chemioterapicici e cortisone inclusi) a seguito di trapianti, tumori, artriti e altre patologie – sono altresì a rischio di contrarre la listeriosi sistemica (1,2,3).

3) Listeria monocytogenes e sicurezza alimentare. La situazione in Italia

Il 12% dei richiami per rischi di sicurezza alimentare registrati sul sito web del ministero della Salute italiano, negli ultimi venti mesi, riguarda contaminazioni da Listeria monocytogenes. Le 63 allerta su un totale di 535, si noti bene, interessano anche colossi industriali che così dimostrano inaccettabili carenze di autocontrollo, a dispetto di fatturati miliardari. A seguire una rassegna dei casi registrati tra l’1 gennaio 2022 e il 15 agosto 2023, distinti per categorie di alimenti. (4)

3.1) Carni, preparazioni di carni e prodotti a base di carne

Il 64% delle allerta per Listeria esaminate in Italia (40 casi su 63) riguarda carni, preparazioni di carni e prodotti a base di carne. In cima alla lista si trova il gruppo AIA – Veronesi (€ 6,5 mld euro di fatturato, 8.500 dipendenti), con 9 opachi richiami in Italia su würstel di pollo e tacchino (5,6). Spicca altresì il gruppo Veroni (280 dipendenti in Italia e 70 in USA, ove è leader italiano nel comparto degli affettati ed è stato acquisito nel 2023 dalla SugarCreek Packing), con la mortadella super-gigante a tranci (7 richiami). Listeria nella mortadella e nella coppa di suino di Jomi SpA, oltreché nel prosciutto cotto alta qualità di Motta Srl.

Sei allerta per Listeria hanno riguardato i salami, in prevalenza da piccole e medie imprese. Al salame di Felino DOP si aggiunge il prosciutto di Parma DOP, in un antipasto misto di Brendolan Service Srl. Contaminate altresì la porchetta di Ariccia IGP (Prosciuttificio San Michele, Parmafood Group), la pancetta salata, gli sfilacci di cavallo del Veneto (venduti anche come ‘buoni sapori di Toscana’), bovino e pollo (17 richiami in totale). La carne di bovino fresca è stata a sua volta oggetto di richiami per contaminazioni da Listeria monocytogenes, da parte di Juvica Srl (tartare di scottona) e di Piatti Freschi italia SpA (vitello tonnato).

3.2) Formaggi

I formaggi sono al secondo posto per numero di richiami in Italia causati da Listeria nel periodo esaminato, con 11 allerta su 63 (17% sul totale). Spicca il leader italiano nella produzione di gorgonzola DOP, Igor Srl, con due richiami a cui ne fa seguito un terzo di altro piccolo produttore. A seguire Emilio Mauri SpA, con due richiami su taleggio anche in versione DOP (ove non è specificato il patogeno). Altri formaggi richiamati per contaminazione da Listeria sono un ‘cacio del casaro’ a pasta semicotta (o semicruda), mozzarella piacentina, ‘brillo di Treviso’, pecorino aretino al tartufo. Forse anche un ‘primo sale’ da latte (non più) crudo, con patogeno ancora una volta non dichiarato.

3.3) Prodotti ittici

Il salmone affumicato – in cima alle classifiche internazionali dei prodotti ittici contaminati da Listeria monocytogenes – è stato oggetto di un solo richiamo in Italia, nel periodo esaminato, in relazione a un prodotto in arrivo dalla Scozia. Un altro richiamo ha riguardato una preparazione a base di merluzzo nordico, dalla Danimarca, e un terzo le mazzancolle tropicali surgelate dal Vietnam. L’occasione vale a ricordare come i prodotti surgelati non siano a loro volta esenti da rischi di sicurezza alimentare per contaminazioni da Listeria. (7)

3.4) Altri alimenti

Ready-To-Eat foods (RTE) sono alimenti tipicamente a rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes. Nel periodo esaminato, il ministero della Salute ha registrato in Italia tre soli richiami sui tramezzini, con salmone e maionese e con sfilacci di equino.

Merita attenzione al riguardo l’ennesima omissione di citazione del patogeno, da parte del leader della fornitura all’HoReCa nel Triveneto (Bertolini group Srl, parte di CH&F Bertolini).

Una salsa al tonno e radicchio con Listeria è costata quattro richiami alla veneta Cucina Nostrana Srl. Infine un’insalata russa, che ha coinvolto una microimpresa laziale, e un pancake al cioccolato prodotto in Francia.

4) Listeria e sicurezza alimentare in Europa. Under-reporting

Il 16% delle notifiche su microrganismi patogeni negli alimenti e il 17% dei focolai d’infezione segnalati al Rapid Alert System on Food and Feed (RASFF), nell’anno 2022, riguardano Listeria monocytogenes.(8) Ma le allerta registrate sul RASFF rappresentano la punta dell’iceberg, come si è già osservato. (9) Le 132 notifiche di contaminazioni e i 7 focolai di L. monocytogenes non comprendono infatti la gran parte dei richiami registrati a livello nazionale, in Italia e negli altri 26 Paesi membri.

Under-reporting. Lo scenario incompleto offerto dal rapporto RASFF non ha consentito a EFSA ed ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) di valutare compiutamente l’opportunità di un’azione condivisa su Listeria, un patogeno tragicamente più pericoloso di Salmonella. Così, nel 2022, quattro Rapid Outbreak Assessment (ROA) e un Joint Notification Summary (JNS) soni stati dedicati a Salmonella spp. ma nessuno a Listeria monocytogenes.

4.1) Rapporto EFSA – ECDC sulle zoonosi

EU One Health Zoonoses Summary Report’ (EUOHZ), pubblicato da EFSA (European Food Safety Authority) ed ECDC (European Center for Disease Control and Prevention), fornisce e interpreta le statistiche chiave sulle attività di monitoraggio e sorveglianza su zoonosi e agenti zoonotici nell’uomo, gli alimenti, gli animali e i mangimi. (10)

L’ultimo rapporto EUOHZ – nel presentare le analisi condotte nel 2021 in 27 Stati membri oltre al Regno Unito (sola Irlanda del Nord), i tre Stati che partecipano a EFTA (European Free Trade Association. Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) e i quattro Paesi in stato di pre-adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina, Repubblica di Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia) – conferma il problema di under-reporting. (11)

4.2) Listeria in Europa. I numeri non tornano

24 Stati membri hanno riferito gli esiti delle analisi di Lysteria monocytogenes eseguite nel 2021 su un totale di 244.357 campioni di diverse categorie di alimenti Ready-To-Eat (RTE), prelevati ‘from farm to fork’:

– i valori più alti (contaminazioni sul 2-5% dei campioni) sono stati osservati su pesce e prodotti della pesca, prodotti a base di carne bovina e suina, frutta e verdura, formaggi a base di latte di pecora. 2,3% il tasso medio delle contaminazioni su 40.710 campioni di carni e prodotti a base di carne,

– a livello di retail, i tassi di contaminazione più alti sono stati osservati nei ‘prodotti a base di carne, salsicce fermentate’ (3,1%) e nel ‘pesce’ (1,5%),

– alla produzione, gli indici di contaminazione più elevati sono state osservati sui ‘prodotti della pesca’ (3,1%), i ‘prodotti di origine carnea diversi dalle salsicce fermentate’ (2,5%) e il pesce (1,8%),

– nella produzione agricola primaria, l’assenza di requisiti legali minimi per il campionamento e la comunicazione armonizzati hanno reso impossibile la raccolta di dati sufficienti.

I tassi di contaminazione dei campioni analizzati – da considerare assieme ai volumi delle categorie di alimenti a rischio immessi sul mercato UE – hanno un ordine di grandezza ben superiore ai numeri delle notifiche nel sistema RASFF, come volevasi dimostrare.

4.3) Listeriosi in Europa. I numeri non tornano

Nel 2021, il maggior numero di decessi è stato associato alla listeriosi (N = 196; 13,7%), seguita dalla salmonellosi (N = 71; 0,18%) e dalle infezioni da STEC (N = 18; 0,41%)’ (EFSA – ECDC, EU One Health Zoonoses Summary Report 2021).

2.183 casi umani di listeriosi invasiva o sistemica sono stati accertati nel 2021, dei quali 1.482 in Unione Europea. In un contesto di under-reporting che è strutturale in almeno la metà dei Paesi, oltreché nel sistema RASFF:

– solo 16 Stati su 35 hanno saputo fornire dati clinici su 956 dei suddetti casi (43,8%), riferendo peraltro un tasso di ospedalizzazione pari al 96,5%. E solo 14 Paesi hanno riferito a 196 decessi, su 1.457 casi confermati (65,4%. V. note 12,13),

– EFSA viceversa è giunta a conoscenza di 23 focolai di listeriosi (a fronte dei 4 registrati nel RASFF report 2021), soli 104 casi e 12 decessi. I numeri non tornano.

5) Conclusioni provvisorie

Un grave rischio di sicurezza alimentare affligge l’Europa e viene tuttora sistematicamente sottovalutato dalle istituzioni (Commissione europea e Stati membri), le autorità nazionali deputate ai controlli ufficiali, gli operatori dei settori di industria e retail. Fino a quando?

Dario Dongo

Note

(1) Bad Bug Book. Handbook of Foodborne Pathogenic Microorganisms and Natural Toxins. 2nd edition (2012). https://tinyurl.com/5n6wvkhm FDA (Food and Drug Administration), USA. Pages 99-102

(2) Listeria. Maladie – Recommandations CNR Listériose. https://www.pasteur.fr/fr/sante-publique/CNR/les-cnr/listeria/la-maladie-recommandations Institute Pasteur

(3) Silvia Bonardi, Dario Dongo. Listeria e listeriosi, un approfondimento. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.9.18

(4) Ministero della Salute della Repubblica italiana. Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori https://tinyurl.com/y95uzzne

(5) Dario Dongo. Listeria nei würstel AIA, false accuse al formaggio Asiago. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.9.22

(6) Rimane da chiedersi come il ministero della Salute (DGISAN, Ufficio 8) possa pubblicare richiami di prodotto con patogeni non dichiarati. Combinazione, da parte di un colosso come il gruppo Veronesi e varie altre industrie

(7) Silvia Bonardi, Dario Dongo. Listeria e vegetali surgelati, ecco perché. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.7.18

(8) 2022 Annual Report – Alert and Cooperation Network. https://tinyurl.com/yfdcp8tw European Commission. doi: 10.2875/941288. V. paragrafi 3.1.3, 3.1.4

(9) Dario Dongo, Marta Strinati. RASFF 2022, rapporto sulla sicurezza alimentare in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.8.23

(10) Dal 2020, la produzione del rapporto annuale EUOHZ è supportata dal Consorzio ZOE (Zoonoses under a One health perspective in the EU) composto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS. Roma, Italia), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Padova, Italia), l’Agenzia francese per gli alimenti, la salute e sicurezza dell’ambiente e sul lavoro (Maisons-Alfort, Francia), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (Teramo, Italia) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (Brescia, Italia), sotto il coordinamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (Teramo, Italia)

(11) The European Union One Health 2021 Zoonoses Report. EFSA, ECDC. EFSA Journal / Volume 20, Issue 12 / e07666. https://doi.org/10.2903/j.efsa.2022.7666

(12) Nel 2021, i tassi di notifica più elevati sono stati osservati in Finlandia, Danimarca, Svezia e Slovenia, rispettivamente con 1,3, 1,1, 1,0 e 0,9 casi per 100.000 abitanti. I tassi di notifica più bassi sono stati riportati da Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia e Romania (≤ 0,20 per 100.000). L’Italia è ancora nell’area bassa della classifica, con 0,41 casi per 100.000 abitanti (241 casi in totale), se pure in miglioramento rispetto agli anni precedenti (0,29 casi per 100.000 abitanti, 178 in totale, rispetto al 2018)

(13) La Francia ha riportato il maggior numero di decessi (75), seguita da Spagna (34), Polonia (25) e Germania (20). Le infezioni da Listeria monocytogenes sono state segnalate soprattutto nel gruppo di età superiore ai 64 anni. A livello europeo la percentuale di casi di listeriosi in questa fascia d’età è aumentata costantemente, dal 56,1% nel 2008 al 64,5% nel 2019 e al 72,5% nel 2020

(14) Dario Dongo. USA e Canada, sotto silenzio il più grande richiamo del 2018. GIFT (Great Italian Food Trade). 18.1.19

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