EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha pubblicato due pareri scientifici sul benessere animale dei polli da carne e delle galline ovaiole.
Sono stati individuati i pericoli a cui gli animali incorrono e le cause che li producono e i criteri per prevenire o attenuare le conseguenze dannose. Per la seconda metà del 2023 è attesa la proposta legislativa in materia della Commissione.
L’iter legislativo sul benessere animale
La Commissione europea, il 30 giugno 2021, ha deciso di iniziare un percorso legislativo volto all’eliminazione delle gabbie per una serie di animali da allevamento. (1) Tale scelta è stata presa dietro la spinta dell’iniziativa dei cittadini europei (ICE) ‘End the Cage Age’ (2), che ha raccolto più di un milione di firme. Il percorso dovrebbe concludersi entro la fine del 2023 con un aggiornamento della normativa in materia. (3)
L’interesse per il benessere animale e la transizione verso sistemi di allevamento più sostenibili rientra anche nella strategia Farm to Fork (4) dell’Unione Europea. In questo articolo ci occupiamo del benessere dei polli da carne e delle galline ovaiole. L’EFSA ha emesso due pareri (5) in cui valuta quali sono i pericoli per il benessere degli animali nei differenti sistemi di allevamento e quali azioni mettere in campo per prevenire o mitigare tali effetti.
Allevamento di polli e galline ovaiole
L’Unione Europea è tra i maggiori produttori di carne da pollame. Alleviamo circa 6 miliardi di polli da carne all’anno per un quantitativo di 13,3 milioni di tonnellate di carne. Nel 2021 sono state allevate circa 376 milioni di galline ovaiole per 6,4 milioni di tonnellate di uova.
La maggior parte dei volatili viene allevata in gabbie arredate mentre solo il 7% delle galline ovaiole è allevato con metodo biologico.
Metodo e informazioni preliminari
I dati utilizzati per stilare i due pareri sono stati ricavati da studi scientifici già pubblicati (dopo il 2010 per i polli da carne e dopo il 2004 per le galline ovaiole) e dai questionari inviati al Forum Europeo degli Allevatori di Animali da Allevamento (EFFAB).
Sono stati individuati i comportamenti specifici degli animali e lo spazio necessario a svolgerli. Per valutare quale sia il sistema di allevamento migliore, si è considerata la percentuale dei polli che riescono a svolgere tali comportamenti.
I fattori chiave del benessere animale di polli e galline ovaiole
Le conseguenze sul benessere animale vengono definite dall’EFSA come ‘la variazione del benessere che risulta dall’effetto di uno o più fattori’.
I fattori che lo influenzano sono:
- lo spazio a disposizione per ogni animale,
- le dimensioni dell’allevamento,
- la costrizione alla stabulazione in gabbia,
- la gestione della luce,
- la presenza di arricchimenti strutturali,
- la possibilità di accedere all’area esterna.
Tre sistemi di allevamento
I sistemi di allevamento più diffusi in Europa sono tre.
- Gabbie arredate. Le gabbie provviste di lettiera, nido e trespolo sono il sistema di allevamento più usato. Ogni animale ha uno spazio di 750 cm² e la gabbia ospita dai 4 ai 20 capi. La libertà di movimento, come sbattere le ali, allungarsi e saltare è limitata.
- Sistemi a livello singolo. Si tratta di capannoni senza elementi architettonici diversi dalle linee di alimentazione, nidi e lettiere. La densità è di 8-10 uccelli per m². La mancanza di strutture sopraelevate impedisce agli animali la possibilità di esplorazione e di saltare.
- Sistemi a multilivello o voliere. In questi allevamenti, i polli e le galline possono muoversi liberamente nei vari livelli, volare e saltare. La densità è di 8 uccelli per m².
I due precedenti sistemi possono consentire l’accesso alla veranda coperta, uno spazio esterno.
Recentemente sono stati sviluppati sistemi più sostenibili e congrui per assicurare il benessere animale di polli e galline ovaiole. Ad esempio, la stabulazione mobile è un piccolo allevamento, può ospitare dai 200 ai 4000 capi, abbinato all’accesso esterno e può essere facilmente spostato attraverso il traino di un trattore. È solitamente utilizzato nel metodo biologico, dove l’accesso è obbligatorio e la densità massima è di 4 capi a m². (6)
Conseguenze sul benessere animale di polli e galline ovaiole
Le conseguenze della costrizione più rilevanti riscontrate dagli esperti dell’EFSA per polli da carne e galline ovaiole sono:
- lesioni ossee, in particolare alla chiglia (un’estensione dello sterno che funge da punto di attacco per i muscoli pettorali),
- stress di gruppo che può degenerare in beccate dannose o competizione per le risorse, cumulo e soffocamento,
- incapacità di evitare comportamenti sessuali indesiderati,
- incapacità di eseguire comportamenti esplorativi o di foraggiamento,
- stress da isolamento,
- stress da predazione,
- problemi a riposo dovuti alla mancanza o all’insufficienza di posatoi o altri siti sopraelevati,
- limitazioni al movimento,
- incapacità di eseguire comportamenti di comfort,
- patologie alla pelle,
- lesioni ai tessuti molli e danni al tegumento,
- stress da fame.
Per i polli da carne si aggiungono i seguenti rischi:
- stress da freddo o da caldo,
- disturbi gastroenterici e altre malattie infettive dovute a mangime di scarsa qualità o cattive condizioni ambientali,
- sete prolungata,
- disturbi ombelicali nei pulcini,
- sottostimolazione o sovrastimolazione sensoriale.
Stress, paura e dolore
I rischi sopra elencati provocano stress, frustrazione, paura e dolore negli animali. L’alta densità porta allo scontro tra gli animali e quindi al rischio di fratture, all’impossibilità di eseguire comportamenti naturali per gli uccelli come bagni di polvere, pavoneggiamento, allungamento delle zampe, foraggiamento e salti.
Le gabbie aumentano l’impossibilità per le galline femmine di sfuggire ai comportamenti aggressivi dei maschi. I polli da carne inoltre, corrono rischi correlati alla loro crescita rapida.
Le raccomandazioni
L’eliminazione delle gabbie attenua la maggior parte dei rischi elencati. Anche la densità andrebbe diminuita, dai 41 kg/m² di oggi (7) agli 11 kg/m² per i polli da carne e 4 capi per m² per le galline ovaiole. La proporzione tra maschi e femmine dovrebbe essere di 1 a 10 per mitigare i rapporti aggressivi dei maschi.
La resistenza delle ossa può essere migliorata attraverso la selezione genetica, mangimi di maggiore qualità e permettendo più movimento agli animali. L’accesso al cibo e all’acqua devono essere sempre garantiti.
Le mutilazioni a becco e artigli dovrebbero essere evitati in quanto provocano dolore ed effetti a lungo termine. Le beccate e i graffi possono essere prevenute se le politiche di allevamento sono appropriate. È importante garantire una luminosità appropriata che sia intervallata da almeno 7-8 ore di buio totale e dovrebbe essere favorita l’esposizione alla luce naturale.
Alessandra Mei
Note
(1) Percorso legislativo della Commissione europea https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_3297
(2) Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age https://europa.eu/citizens-initiative/initiatives/details/2018/000004_it
(3) Marta Strinati, Dario Dongo. Benessere animale, via alla consultazione pubblica per modificare la normativa UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.10.2021
(4) Dario Dongo, Martina de Nobili. Speciale Farm to Fork, la strategia presentata a Bruxelles il 20.5.20. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.5.2020
(5) Per consultare i due pareri scientifici:
- EFSA Panel on Animal Health and Animal Welfare (AHAW). S.S. Nielsen et al. (2023). Welfare of laying hens on farm. EFSA Journal 2023;21(2):7789. 21.2.2023 Doi: https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.7789 https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/7789
- EFSA AHAW, S.S. Nielsen et al. (2023) Welfare of broilers on farm. EFSA Journal 2023;21(2):7788. 21.2.2023. Doi: https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.7788 https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/7788
(6) Norme allevamento biologico, Reg, (CE) 889/2008, Art. 12. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:02008R0889-20181112&from=EN
(7) Le attuali norme sul benessere dei polli da carne permettono una densità di 33 kg/m² ma attraverso le deroghe di ulteriori 6 kg/m². Art 3, c. 2,4 e 5, direttiva 2007/43/CE del Consiglio https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex:32007L0043
(8) Le norme sul benessere animale delle galline ovaiole sono contenute nella direttiva 1999/74/CE del consiglio. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:01999L0074-20191214&from=LV
Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.