HomeSaluteNitriti nelle carni lavorate e rischio di cancro al colon-retto, nuove evidenze

Nitriti nelle carni lavorate e rischio di cancro al colon-retto, nuove evidenze

Uno studio scientifico (Crowe et al., 2022) pubblicato su Science of Food (partner di Nature) dimostra che il consumo di carni lavorate con nitriti e nitrati è un fattore scatenante per il cancro al colon-retto. (1)

La presenza di nitriti e nitrati aggiunti come conservanti in salumi, würstel e altre carni lavorate, già al centro di un acceso dibattito politico in Francia, viene ora discussa anche in UK. (2)

Nitriti nelle carni e rischio cancro al colon-retto, lo studio inglese

I ricercatori britannici – tra i quali figura il professor Chris Elliott, grande esperto  di sicurezza alimentare e integrità della filiera agroalimentare – hanno inserito nella dieta di tre gruppi di topi malati di cancro al colon-retto una razione pari al 15% di:

– carne di maiale priva di nitriti, ovvero

– salsiccia priva di nitriti, o

– salsiccia contenente nitriti (würstel).

L’integrazione al 15% è una dose piuttosto elevata, rispetto ai consumi medi effettivi di prodotti a base di carne, ma è ben inferiore alla razione del 50% di carne con nitriti adottata negli analoghi studi precedenti.

I risultati

Dopo 8 settimane i ricercatori hanno verificato l’evoluzione della malattia, osservando che le cavie alimentate con i würstel contenenti nitriti mostravano una crescita tumorale sensibilmente più elevata, +53%, rispetto agli altri gruppi di cavie.

Il gruppo alimentato con i würstel contenenti nitriti ha inoltre mostrato

  • livelli più elevati di stress ossidativo,
  • la presenza (solo in questo gruppo) della trimetilammina N-ossido (TMAO), un metabolita già associato allo sviluppo di cancro del colon-retto,
  • una ridotta diversità microbica nel microbiota intestinale.

Stop ai nitrati nelle carni lavorate

I risultati di questo studio mostrano chiaramente che non tutte le carni lavorate comportano lo stesso rischio di sviluppo di CRC (cancro al colon-retto, ndr)’, concludono gli autori dello studio.

Le industrie più responsabili – in Italia e in Francia soprattutto – hanno già eliminato i nitriti e i nitrati, come si è visto. (3) Con risultati eccezionali, quali da ultimo il salame Primo – senza nitriti e nitrati – del salumificio veneto Brugnolo.

Il processo nocivo dei nitriti

I sali di sodio e potassio dei nitriti (da E249 a E250) e dei nitrati (da E251 a E252) vengono aggiunti come additivi conservanti, per

  • impedire la crescita di microrganismi nocivi, quali il Clostridium botulinum (responsabile del pericolosissimo botulismo), e
  • mantenere il colore roseo delle carni.

I nitrati e nitriti sono peraltro composti chimici presenti in natura, non nocivi di per sé. I nitrati non sono neppure interessati dai processi biologici, ma quando ingeriti vengono presto trasformati in nitriti dai batteri presenti nel cavo orale.

I nitriti sono più reattivi. Quando raggiungono l’ambiente acido dello stomaco e vengono a contatto con una fonte di ammine secondarie (abbondanti nei cibi proteici) possono determinare la formazione di nitrosammine.

I pericoli per la salute

Queste sostanze sono cancerogene e mutagene, cioè in grado di danneggiare il DNA. E si formano anche nei cibi cotti a temperatura elevata, come pure si è visto. (4)

Un ulteriore rischio tossicologico correlato all’apporto di dosi significative di nitriti è la metaemoglobinemia, un disordine metabolico caratterizzato dall’incapacità dell’emoglobina (Hb), ossidata a metaemo‐globina (metHb), di legare e trasportare l’ossigeno. (5)

Marta Strinati

Note

(1) Crowe, W., Pan, X., Mackle, J. et al. Dietary inclusion of nitrite-containing frankfurter exacerbates colorectal cancer pathology and alters metabolism in APCmin mice. npj Sci Food 6, 60 (2022). https://doi.org/10.1038/s41538-022-00174-y

(2) Marta Strinati. Nitriti nei salumi, la Corte d’Appello di Aix-en Provence dà ragione a Yuka. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.12.22

(3) Marta Strinati. Nitriti e nitrati nei salumi. Studio e analisi di mercato. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.4.22

(4) Dario Dongo, Ylenia Patti Giammello. Nitriti, nitrati e nitrosammine, EFSA rivede l’analisi del rischio. GIFT (Great Italian Food Trade). 19.10.22

(5) Osvaldo Matteucci, Gianfranco Diletti, Vincenza Prencipe, Elisabetta Di Giannatale, Maria Maddalena Marconi & Giacomo Migliorati. Due casi di metaemoglobinemia acuta per sospetto avvelenamento da sodio nitrito. Veterinaria Italiana, 44 (2), 439‐445 © IZS A&M 2008 Vol. 44 (2), Vet Ital 439 https://www.izs.it/vet_italiana/2008/44_2/439.pdf

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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