Il ‘consorzio dei nomi alimentari generici’ – istituito in USA per contrastare quelli che invece tutelano le Geographical Indications (GIs, es. DOP e IGP) – ha provato a registrare in Cile i marchi Parmesan, Asiago e Mortadella di Bologna.
Un eurodeputato italiano ha richiesto l’intervento immediato della Commissione europea, ricevendo primi riscontri. Le contraffazioni delle GIs europee rimane peraltro un problema irrisolto, come questo stesso caso conferma.
Cile, domanda di registrazione dei marchi Parmesan, Asiago e Mortadella di Bologna
L’eurodeputato leghista Gianantonio Da Re si è rivolto alla Commissione europea, il 24.8.21. Per segnalare la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale cilena, delle domande del Consorzio statunitense CCFN (Consortium of Common Food Names). La temeraria lobby dei colossi industriali USA, Kraft in testa, prova ancora una volta a registrare i marchi Parmesan, Asiago e Bologna.
L’interrogazione parlamentare a Bruxelles è valsa a denunciare quanto sopra, ma soprattutto a sollecitare un rapido intervento dell’esecutivo unionale. Con l’ulteriore richiesta di proteggere le GIs europee e Made in Italy nei negoziati relativi agli accordi di libero scambio con i partner commerciali dell’UE. A partire dalle trattative in corso per la modernizzazione dell’Accordo di associazione UE-Cile. (1)
Protezione delle DOP e IGP italiane in Cile, il riscontro della Commissione
La Commissione europea – per voce del Commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski (Polonia) – ha dato riscontro alle istanze dell’europarlamentare italiano, il 28.9.21, nei termini che seguono.
‘1. La Commissione, una volta venuta a conoscenza di queste tre domande di registrazione del marchio, si è attivata rapidamente per informare le associazioni di produttori interessate, così come le autorità nazionali competenti, e le ha invitate a considerare la possibilità di presentare un’opposizione formale secondo le procedure previste dalla legge cilena sulla proprietà intellettuale.
2. La protezione delle principali indicazioni geografiche (IG) dell’UE per i prodotti agroalimentari è una priorità fondamentale per la Commissione nei negoziati in corso per la modernizzazione dell’accordo di associazione UE-Cile. In questo contesto, la Commissione ha ripetutamente sottolineato, e continuerà a farlo, che mira a proteggere IG come “Asiago”, “Mortadella di Bologna” e “Parmigiano Reggiano”, tra le altre IG chiave dell’UE, nel quadro di un accordo di associazione UE-Cile modernizzato. Ha anche espresso serie preoccupazioni sulle domande di marchio in malafede, che minerebbero la protezione delle IG dell’UE.’ (2)
Geographical Indications (GIs), export e accordi di libero scambio
Il Commissario all’Agricoltura e lo Svilippo Rurale Janusz Wojciechowski ha tenuto altresì a precisare l’attenzione di Bruxelles verso la tutela delle GIs nell’ambito degli accordi di libero scambio. Con un approccio tuttavia selettivo, come ormai è chiaro.
‘3. La Commissione è ben consapevole dell’alto valore socioeconomico delle IG per l’Unione europea nel suo complesso. Le IG UE dei prodotti agroalimentari e delle bevande rappresentano un valore di vendita di 74,76 miliardi di euro, secondo uno studio pubblicato dalla Commissione nel 2020. Più di un quinto di questo importo deriva dalle esportazioni al di fuori dell’Unione europea.
Pertanto, la Commissione attribuisce grande importanza alla protezione internazionale delle IG, come diritti di proprietà intellettuale, in particolare nei negoziati per gli accordi commerciali dell’UE. Ciò include la definizione di regole solide per la protezione e l’applicazione di tali diritti, in particolare contro la contraffazione.’ (2)
La lobby USA dei contraffattori. I precedenti
Il Consortium of Common Food Names (CCFN) si presenta come ‘un’iniziativa internazionale per mantenere il diritto all’uso dei nomi generici nel settore alimentare’. La battaglia storica di CCFN è volta ad affermare la possibilità di usare il nome Parmesan, o simili, per designare qualsivoglia prodotto caseario o pseudo-tale, ivi incluse le ‘tipicità’ a stelle e strisce con vari additivi e addirittura la cellulosa.
La battaglia dei contraffattori è già stata vinta negli accordi CETA e JEFTA, con il Canada e il Giappone rispettivamente, grazie alla cedevolezza liberista della Commissione diretta da Jean-Claude Juncker (3,4). E verrà sicuramente vinta nel TTIP, il trattato con gli Stati Uniti ove la lobby dei contraffattori è basata. (5)
Proprietà industriale e garanzie di autenticità
La volgarizzazione del nome Parmesan e simili, come quella di Asiago e Bologna, indebolirà ovviamente i marchi originali fino a farli crollare nello stesso, più ampio regime di tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Trade Related Intellectual Property Agreement, TRIP). (6)
L’unica garanzia di autenticità dei prodotti tradizionali o comunque caratteristici di filiere e territori, in prospettiva, rimane di fatto la tecnologia incorruttibile e disintermediata dei soli sistemi di blockchain pubblica. (7) Senza illudersi nelle promesse di politici a servizio di interessi diversi.
Dario Dongo
Note
(1) Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta dell’eurodeputato Gianantonio Da Re (Lega, gruppo politico ID, Identity and Democracy) alla Commissione, 24.8.21. P-003938/2021
(2) Risposta del Commissario all’Agricoltura Janusz Wojciechowski all’interrogazione parlamentare di cui in nota 1, 28.9.21. https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2021-003938_EN.html
(3) Dario Dongo. CETA, il ‘Made in Italy’ tradito. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/ceta-il-made-in-italy-tradito
(4) JEFTA, lettera aperta ai Consorzi delle nostre DOP e IGP. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.4.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/jefta-lettera-aperta-ai-consorzi-delle-nostre-dop-e-igp
(5) Dario Dongo. TTIP, via libera dell’Europa ai nuovi negoziati. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.4.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/ttip-via-libera-dell-europa-ai-nuovi-negoziati
(6) Dario Dongo. Protezione indicazioni geografiche, l’UE verso l’Atto di Ginevra. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.4.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/protezione-indicazioni-geografiche-l-ue-verso-l-atto-di-ginevra
(7) Dario Dongo. Blockchain pubblica e filiera agroalimentare, sostenibilità per chi produce e chi consuma. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.2.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/blockchain-pubblica-e-filiera-agroalimentare-sostenibilità-per-chi-produce-e-chi-consuma
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.