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Frùttolo e altre merende al latte, 10 prodotti a confronto

Le merende al latte sono una costante nella spesa delle famiglie con bambini. Le proposte a scaffale sono numerose e varie tra ‘formaggio dolce con (…)’, ‘merenda al latte’ e ‘yogurt con (…)’. Ne abbiamo selezionate 10 per esaminarne i profili nutrizionali e l’appropriatezza degli ingredienti, additivi alimentari inclusi. Senza trascurare la correttezza – spesso controversa – delle etichette e l’informazione ai consumatori.

Merende al latte acchiappa-bambini

Le confezioni sono quasi sempre decorate in modo da attirare l’attenzione dei bambini. Pupazzetti colorati e concorsi a premi per vincere giocattoli sono tuttora lo strumento di marketing – in alcuni casi ‘predatorio’, secondo UNICEF (2020) -più praticato per fidelizzare i piccoli consumatori. A seguire i claim, rivolti agli adulti, che dichiarano l’assenza di sostanze sgradite ovvero la presenza di elementi utili alla crescita e la salute. Ma cosa c’è dentro?

L’ampia categoria delle ‘merende al latte’ comprende prodotti molto diversi, sebbene in apparenza simili e collocati nello stesso spazio frigo del supermercato. A prezzi variabili da 6 a oltre 9 euro al kg (o litro) vi sono yogurt più o meno cremosi, miscele di formaggio fresco e purea di frutta o cacao, budini. In alcuni casi, vengono persino aggiunti i cioccolatini. In 4 casi viene aggiunta la vitamina D a sostegno del sistema immunitario (vedi tabella).

Il confronto

La comparazione si focalizza su alcuni parametri:

– il valore energetico, che nei 10 prodotti varia tra 54 e 154,8 kcal per porzione,

– la quantità di zuccheri, compresa in un range da 6 a 20,9 grammi,

– l’aggiunta di additivi, molto spesso problematici soprattutto per i bambini. Più avanti vedremo in dettaglio gli additivi presenti nelle 10 merende al latte.

L’informazione al consumatore viene altresì considerata. Avendo riguardo all’origine del latte, che non viene dichiarata ed è presumibilmente estera in 7 casi su 10, come rivela il ‘bollo sanitario’ (vedi immagine sottostante). Oltre ad annotare alcune omissioni sulla composizione dell’ingrediente primario e claim di dubbia legittimità.

Frùttolo
Il bollo sanitario su una confezione di Frùttolo

I vari Frùttolo

Il marchio più celebre e pubblicizzato da decenni è senza dubbio Frùttolo. Il mix formaggio e frutta venne lanciato in Italia da Nestlé nel 1984. Oggi viene commercializzato da Lactalis Nestlé Prodotti Freschi Italia Srl, una joint venture europea tra Lactalis e Nestlè specializzata negli ultra freschi che gestisce anche i freschi a marchio Zymil, Parmalat, Kyr e Malù. Oltre al marchio Mio, incluso nella nostra selezione.

Sotto il nome Frùttolo viaggiano in realtà prodotti molto diversi. Da un mix di formaggio fresco leggero a uno yogurt zuccherato. In tutti i casi manca tuttavia l’indicazione dei componenti l’ingrediente principale. Sebbene il sito web aziendale, ma non anche l’etichetta, evidenzi ‘con fermenti lattici vivi‘.

Altra anomalia in etichetta è la denominazione ‘Formaggio fresco leggero’ giustificata dalla dicitura ’20% di materia grassa calcolata sul secco’. (1)

Inadatto ai bambini under 4

claim in etichetta parlano da sé. Nel Frùttolo ‘standard’ viene vantata l’assenza di conservanti, coloranti e glutine. Nella versione ‘DUO’, che invece contiene il discusso colorante carminio (E120), oltre a vari addensanti, i claim diminuiscono. Nei tre prodotti Frùttolo le calorie vanno da 54 a 155 per porzione, gli zuccheri da 6 a 18g. Gli additivi sono sempre presenti e l’origine del latte è sempre straniera.

Per i bambini più piccoli il Frùttolo con Smarties è inadatto. Oltre alla diffusa presenza di additivi è l’inserimento di cioccolatini a porre un rischio grave. L’azienda si mette al riparo con un’avvertenza illeggibile, riportata in caratteri minuscoli in un testo curvo, che recita:

I bambini piccoli (di età inferiore ai 4 anni) hanno limitata capacità di masticazione potrebbero soffocarsi con alimenti di piccole dimensioni’.

Un budino a merenda

I consumatori meno abituati alle stravaganze industriali potrebbero trovare anomala l’idea di consumare un budino a merenda invece che come dessert.

Eppure ‘MUU MUU la merenda al latte con le macchie’ straccia ogni tradizione. Il prodotto è di Cameo, del gruppo tedesco Oetker. Contiene vari additivi, addensanti e aromi artificiali. 132 calorie e 14 g di zucchero a porzione. L’origine del latte non viene precisata, ma il bollo sanitario riferisce alla trasformazione in Germania.

Super Mario. Yogurt, zucchero e cioccolatini

Super Mario Yogoloso è la merenda al latte della multinazionale francese Danone. Si tratta di un yogurt zuccherato abbinato a cioccolatini simil smarties. Un’imitazione del Frùttolo che aggiunge i più blasonati Smarties di Nestlé. La presenza dei ‘confettini’ comporta un bel mix di additivi, incluso il temuto colorante E120. Oltre al rischio soffocamento per i più piccoli, come già accennato.

Anche in questo caso, nessuna informazione sul Paese di origine del latte. Il ‘bollo sanitario’ indica invece la trasformazione in Spagna. 153 kcal e 20,9 grammi di zucchero per porzione.

Yomino di Granarolo

Profilo nutrizionale piuttosto equilibrato (74 calorie e 10g di zuccheri a porzione) ed etichetta abbastanza chiara – fatti salvi i vanti di caratteristiche comuni alla categoria di appartenenza- qualificano bene lo yogurt Yomino di Granarolo.

Senza conservanti, coloranti, aromi e addensanti, lo yogurt dell’italianissimo gruppo bolognese Granarolo, attivo da 60 anni, è realizzato con latte made in Italy. Con l’ulteriore plus della conservabilità per 4 ore fuori dal frigorifero.

Plasmon, lo yogurt per la prima infanzia

Come da tradizione lo yogurt Plasmon, marchio del gruppo statunitense Kraft-Heinz, è senza additivi. 99 kcal e 14g di zuccheri a porzione, con latte italiano e durabilità di 4 ore fuori dal frigo. È indicato per bimbi dai 6 mesi in avanti.

L’industria di alimenti per l’infanzia con stabilimento a Latina, nel Lazio, non ha bisogno di concorsi a premi né fumetti in etichetta. È l’unica, nel campione dichiarato sempre senza glutine, a riportare il marchio gluten free con la spiga barrata certificato da AIC (Associazione Italiana Celiachia). E la qualità degli ingredienti viene garantita dallo storico standard Plasmon ‘Oasi nella crescita’.

Mio, la merenda per lattanti con additivo

Un altro yogurt che si propone in pubblicità come idoneo all’alimentazione della prima infanzia è il Mio di Nestlé. Con 115 calorie e 16g di zuccheri si presenta nel claim in etichetta come ‘100% ingredienti di origine naturale’. Tuttavia, aggiunge in ricetta un additivo, la gomma di guar E412.

Come per altri prodotti della stessa multinazionale, la composizione dello yogurt è ignota, come pure l’origine del latte, evidentemente estera.

Actimel Play, latte fermentato di origine ignota

Il latte fermentato zuccherato Actimel Play di Danone è senza coloranti e conservanti, ma con un additivo (E331). Apporta 71 calorie e 11g di zuccheri a porzione e contiene probiotici aggiunti.

L’origine del latte, come di consueto, è ignota. Il bollo sanitario ne riferisce la provenienza, Belgio o Spagna. Si conserva fino a 4 ore fuori dal frigo.

Nesquik shake, calorie e zuccheri in abbondanza

Altra merenda a base di latte con cacao è Nesquik Shake di Nestlé. La bevanda è piuttosto calorica: 138 kcal e 18,2g di zuccheri a porzione.

Senza additivi si conserva fino a 4 ore fuori dal frigo. Origine del latte ignota.

CONFRONTO MERENDE AL LATTE

Un carico di additivi

Gli additivi vengono aggiunti in 7 prodotti su 10. Alcuni di essi – se pure autorizzati in UE per gli utilizzi previsti – sono dibattuti nella comunità scientifica. Con particolare riguardo ai loro apporti nei bambini che, attraverso diverse matrici alimentari, possono rasentare la dose giornaliera accettabile (DGA) laddove prevista.

La valutazione degli additivi è basata sulle informazioni riferite dalla banca dati di Altroconsumo e dai pareri dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Sono privi di valutazione invece gli aromi di sintesi, presenti in due prodotti (Frùttolo Maxi Duo e Super Mario Yogoloso).

Per due additivi – gomma di guar e farina di semi di carrube – si pone inoltre un rischio ulteriore: la possibile contaminazione da ossido di etilene, pesticida mutageno, cancerogeno e tossico per la riproduzione, al centro di una emergenza globale, come abbiamo visto.

E461 metilcellulosa

La metilcellulosa viene utilizzata come addensante, agente gelificante, stabilizzante o anche come agente di rivestimento. Addensa i liquidi e forma una gelatina quando riscaldata. Consente poi ai gelati di sciogliersi più lentamente. Il suo consumo eccessivo può causare disagi intestinali come la diarrea. È aggiunta in Super Mario Yogoloso.

E412 – Gomma di guar

In dosi elevate, la gomma di guar può causare disturbi intestinali (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo). Sono state segnalate rare reazioni allergiche (principalmente asma e rinite). Come per la farina di semi di carrube, alcuni studi suggeriscono un minor assorbimento di vitamine e minerali che sarebbero intrappolati dalla rete viscosa formata dai polisaccaridi della gomma di guar. Al contrario, altri studi hanno suggerito un effetto positivo sulla riduzione del tenore in colesterolo del sangue. È aggiunta nelle merende al latte Frùttolo e nello Yogurt cremoso Mio.

E410, farina di semi di carrube

In relazione al consumo di E410 sono stati riportati casi di reazioni allergiche (principalmente asma e rinite). Ad alte dosi di consumo causano disturbi intestinali (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo). Alcuni studi suggeriscono infine un minor assorbimento di minerali che sarebbero intrappolati dalla rete viscosa formata dalla farina di semi di carrube. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata a bambini e neonati con reflusso gastrointestinale. Questi bambini dovrebbero infatti seguire una dieta specifica e tendono a essere più esposti agli effetti indesiderati sopra menzionati (diarrea, flatulenza). Se ne trova nel Frùttolo Maxi Duo.

E415 – Gomma di xanthan

Come per le altre gomme, il disagio gastrointestinale può essere causato da un forte consumo o dalla combinazione con altre gomme (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo). Se ne trova nel Frùttolo Maxi Duo.

E120 – Acido carminico, carminio

Questo colorante è ottenuto dalla cocciniglia (Dactylopius coccus costa), un insetto parassita dei cactus. La letteratura scientifica indica alcuni rischi associati a residui di estrazione allergizzanti (materiali proteici dell’insetto). Se ne può ben fare a meno e la stessa EFSA raccomanda di limitarne il consumo, a fronte del possibile rischio di allergie respiratorie e alimentari. L’E120 è inoltre sospettato di favorire l’iperattività nei bambini. Viene aggiunto nelle merende al latte Frùttolo Maxi Duo e Super Mario Yogoloso di Danone

E407 – Carragenina

Diversi studi mostrano un legame tra le carragenine degradate e l’insorgenza di cancro al colon. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) classifica le carragenine degradate come possibile cancerogeno (gruppo 2B). Viene aggiunto in MUU MUU la merenda al latte con le macchie.

E322 – Lecitine

Le lecitine sono principalmente estratte dalla soia. Le persone sensibili a questo allergene dovrebbero evitare il consumo di lecitine di soia, poiché la possibilità che esse siano contaminate da parte delle frazioni proteiche della soia non può venire esclusa. Nel Frùttolo Smarties vengono aggiunte lecitine di girasole, nel Super Mario Yogoloso quelle di soia.

E100 – Curcumina

La curcumina è un colorante naturale di colore giallo molto utilizzato dall’industria alimentare in bibite, dolciumi o prodotti per spuntini. Per i bambini è possibile il superamento della dose giornaliera ammissibile (DGA) pari a 3 mg/kg di peso corporeo. Se ne trova in Frùttolo Smarties e Super Mario Yogoloso.

E414 – Gomma arabica

Come con altre gomme, sono state osservate allergie rare. Allo stesso modo, il disagio gastrointestinale può essere causato da un forte consumo o dalla combinazione con altre gomme (gonfiore, flatulenza, effetto lassativo). Sta nel Super Mario Yogoloso.

E141 – Complessi delle clorofille e clorofilline con rame

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha ritenuto che i dati tossicologici forniti durante la rivalutazione di E141 fossero troppo limitati per definire una dose giornaliera accettabile (DGA). L’Autorità auspica, inoltre, che gli additivi a base di clorofilla vengano meglio caratterizzati, essendo alcuni dei loro componenti indesiderabili.

Le clorofille preparate dall’erba medica potrebbero essere ricche di composti con potenziale allergenico ed estrogenico, per esempio, e più in generale la materia prima non è regolata in merito ai livelli massimi di possibili contaminanti, come pesticidi, micotossine e altri elementi tossici (arsenico, piombo, mercurio e cadmio), ha evidenziato EFSA nel parere del 2015. (1) L’E141 è impiegato nel Super Mario Yogoloso.

E331 – Citrati di sodio

È prodotto tramite la fermentazione controllata di un fungo (Aspergillus niger). È un regolatore di acidità comunemente usato nelle bibite analcoliche. Il suo consumo può causare reazioni allergiche nelle persone sensibili alle muffe, ma tali reazioni sono rare. Tuttavia va ricordato che Aspergillus niger può produrre micotossine.

Questo additivo inoltre danneggia i denti, specie tra i forti consumatori di bevande gassate, bambini in primis. L’E331 è aggiunto nella merenda al latte Actimel Play

Marta Strinati

Note

(1) Fruttolo, formaggio fresco leggero? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 19.9.21, https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/fruttolo-formaggio-fresco-leggero-risponde-l-avvocato-dario-dongo

(2) EFSA Panel on Food Additives and Nutrient Sources (ANS). Scientific Opinion on the re-evaluation of chlorophylls (E 140(i)) added to Food  as food additives. European Food Safety Authority (EFSA), Parma, Italy 2015. https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.2903/j.efsa.2015.4089

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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