Frodi del grana padano. Coinvolto un colosso italiano. Nel mirino del NAC dei Carabinieri tre caseifici. GIFT denuncia la scoperta di un prodotto irregolare negli scaffali italiani della MD-LD. E i Consorzi del Grana DOP tacciono.
Proprio questa mattina abbiamo denunciato sul nostro blog il ‘Gran di Vittorio’, una brutta imitazione ‘Made in Hungary’ del Grana Padano con tanto di tricolore ed effigie d’uomo baffuto. Ci siamo soffermati sul distributore LD-MD Discount, che ha pure il coraggio di proclamare in pubblicità la ‘qualità italiana’… ma c’è dell’altro.
Coinvolto un colosso italiano
L’industria ‘padana’ ove il cacio magiaro è stato stagionato e confezionato è la gigantesca Nuova Castelli SpA, che proprio ora si trova sotto inchiesta della magistratura per frodi e contraffazioni relative sia al Grana Padano DOP, sia al Parmigiano Reggiano DOP. L’indagine, avviata dal Nucleo Antifrodi dei Carabinieri, è estesa ad altri due caseifici controllati dalla Nuova Castelli, la ‘Casearia Gentile’ di Mantova e la ‘Casearia Tricolore’ di Reggio.
Alla prossima puntata di ‘Chi l’ha Visto?’ proporremo invece la ricerca dei presidenti e dei direttori dei due Consorzi. I quali si sono ben guardati dall’assumere una posizione tetragona di condanna di qualsivoglia fenomeno criminale che possa arrecare grave pregiudizio alle nostre rinomate DOP, come quelle di cui appunto trattasi.
Se qualche piccola macchia può pure lavarsi in casa, i panni più zozzi vanno in lavanderia, ancor meglio in discarica.
(Dario Dongo)
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.