Il biologico vola e anche Coldiretti vi sale a bordo, siglando un accordo con FederBio al Vinitaly di Verona. AssoBio a sua volta coordina un progetto co-finanziato dall’UE per promuovere il valore dell’agricoltura biologica.
Vinitaly 2019, brindisi al bio
Vinitaly 2019 celebra ancora l’inarrestabile crescita del vino biologico. In vigna e a scaffale:
– il 12% dei vigneti italiani è certificato come biologico (un record) e fornisce circa 500 milioni di litri di vini bio,
– le performance dei vini bio nei supermercati italiani hanno registrato una crescita media del 46%, a fronte del +7% del convenzionale (fonte FederBio). Con un picco del + 67,8% sulle bollicine bio (+45,6% le IGT, +41,9% DOC e DOCG. Dati 2018, fonte Assobio).
Crescita a tre cifre, secondo l’Osservatorio bio 2019 di Nomisma. +314% le vendite di vini e spumanti bio in GDO, dal 2016 al 2019, a raggiungere i 31,5 milioni di euro (dati Nielsen). Le referenze bio in assortimento sono aumentate del 222% in 3 anni (’16-‘18), da 154 a 479.
AssoBio, progetto europeo di promozione
‘European Organic Partners’ (EOP) è il consorzio costituito da Assobio, l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici. EOP si occuperà tra l’altro di promuovere l’agroalimentare biologico nell’ambito di un progetto del valore di 8 milioni di euro, co-finanziato all’80% dall’UE. Da attuarsi proprio nei primi tre Paesi produttori di alimenti nel vecchio continente (Germania, Francia e Italia).
Aiuti concreti per promuovere le aziende bio nelle fiere di settore, formazione e workshop, comunicazione. Quanto serve a condividere con il grande pubblico i valori e le prospettive del bio in Europa, superando una volta per tutte la disinformazione di regime.
Biologico, il grande passo di Coldiretti
Coldiretti – prima confederazione agricola in Europa – dichiara di essere pronta a promuovere l’agricoltura biologica tra i suoi associati. Un segno dei tempi, la svolta a pochi mesi da posizioni ancora critiche. Un segnale di speranza soprattutto, l’idea che il 70% delle imprese agricole in Italia possa decidere di liberare l’ambiente italiano e i suoi consumatori dagli agrotossici.
Il protocollo d’intesa – di ciò si tratta, per adesso – è stato siglato con FederBio, altra storica organizzazione, guidata da Paolo Carnemolla. Il quale, in un’intervista a GIFT, spiegò le complessità burocratiche che rallentano il sistema e gli strumenti adottati per prevenire e contrastare le frodi.
Riforma del sistema di certificazione, semplificazione degli adempimenti, tracciabilità digitale delle produzioni e delle importazioni bio. Questo è il programma che le due organizzazioni hanno concordato di promuovere assieme.
Marta Strinati e Dario Dongo