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#ZeroHunger, la fame nel mondo si combatte anche con 9 facili azioni anti spreco

Obiettivo #ZeroHunger, azzerare la fame, anche attraverso la riduzione dello spreco alimentare. Per porre fine alla fame entro il 2030 (sfida condivisa da 193 paesi nell’ambito dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo sostenibile) possiamo fare la nostra parte. La FAO fornisce 9 consigli pratici, facili da attuare, semplicemente modificando alcune abitudini.

Un terzo del cibo va sprecato

Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale viene perso o sprecato.

Nei paesi in via di sviluppo, la maggiore quota (40%) si perde durante la fase di raccolta o di trasformazione.

Nei paesi sviluppati, la stessa percentuale (40%) di spreco avviene nelle fasi del consumo. È quel cibo comprato senza criterio che non riusciamo a consumare e gettiamo via. Ma anche quello che lasciamo nel piatto al ristorante o al bar (come pure le preparazioni in eccedenza dei ristoratori).

Abitudini che possiamo cambiare senza sforzo. Cominciando a riflettere, e a ricordare che lo spreco alimentare è anche spreco di lavoro, soldi e risorse preziose (come semi, acqua, mangimi, ecc.). E si traduce in inutile aumento delle emissioni di gas serra, con conseguenze sul cambiamento climatico.

I 9 comportamenti virtuosi di un eroe #ZeroHunger

Ecco i 9 suggerimenti della FAO che possono trasformarci in un virtuoso dell’obiettivo #ZeroHunger.

  • Start small. Prendi piccole porzioni di cibo da consumare a casa e condividi i piatti grandi al ristorante.
  • Leave nothing behind. Non lasciare nulla e conserva i tuoi avanzi per un altro pasto o utilizzali per realizzare un piatto diverso.
  • Buy only what you need. Acquista solo quello che ti serve. Quando vai a fare la spesa, organizzati con un elenco, senza comprare altro.
  • Don’t be prejudiced. Non avere pregiudizi e acquista frutta e verdura “brutta” o irregolare, che è altrettanto buona quanto quella dall’aspetto perfetto.
  • Check your fridge. Controlla il frigorifero e conserva i cibi a temperatura non superiore ai 5 gradi per mantenerli freschi e farli durare a lungo.
  • First in, first out. I prodotti acquistati in precedenza dovrebbero essere spostati nella parte anteriore della dipensa o del frigo. In questo modo si evita il rischio di lasciare scadere del buon cibo.
  • Understand dates. Ricorda il significato delle date di consumo indicate sui cibi. “Da consumare entro” è la data di scadenza, e attiene alla sicurezza. “Da consumare preferibilmente entro” indica invece che la qualità organolettica del cibo (profumo, sapore, fragranza) può diminuire dopo quella data, senza però effetti sulla sicurezza dell’alimento.
  • Compost. Chi ha spazio può valutare di recuperare i rifiuti alimentari inevitabili (come gli scarti vegetali) creando un contenitore per i compost.
  • Donate the surplus. Dona le eccedenze. Condividere è avere cura.

“La solidarietà è la sola via di salvezza della specie umana” (Dario Dongo).

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